Thales Alenia Space - Torino


In questi ultimi anni Torino si è fatta conoscere ed apprezzare da tutto il mondo. Noi l'amavamo già così com'era perchè conoscevamo le sue doti, eppure è riuscita a stupirci ancora una volta, la scorsa settimana. In occasione del 30° anniversario della nostra associazione "Gruppo Astrofili W. Herschel", infatti, grazie ad un nostro socio ci siamo fatti un regalone, organizzando una visita alla Thales Alenia Space. Sempre sentita nominare, sempre saputo della sua esistenza, eppure mai realizzato fino in fondo quanto fosse importante. Siamo andati per ben due volte in Florida per vedere uno dei centri spaziali più famosi del mondo, non considerando che proprio qui, nella nostra città, si trova un punto nodale per l'esplorazione e la ricerca spaziale.

Qui a Torino si costruiscono importanti pezzi che sono serviti e servono ad ampliare e migliorare la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La grande finestra panoramica istallata a Febbraio del 2010, da cui gli astronauti possono godere la vista della Terra, è stata progettata, sviluppata e costruita interamente dalla Thales Alenia Space. I nodi per l'unione delle varie sezioni e i moduli Leonardo e Raffaello (MPLM: Multi-Purpose Logistic Module) sono stati anch'essi costruiti in questo stabilimento. E così, venerdì 15 Aprile, quindici soci del Gruppo si trovano davanti ai cancelli della Thales Alenia Space. La visita condotta da Claudio Casacci è durata ben 4 ore e ci ha permesso di visitare i vari siti di produzione e assemblaggio delle parti che andranno sulla ISS, della sonda che andrà ad esplorare Mercurio ed altri progetti. Durante la presentazione iniziale ci è stato spiegato l'impegno della Thales Alenia Space in collaborazione con la NASA, L'ESA e con altri progetti al di fuori dell'ambito spaziale.

Prima tappa del tour è stata la "clean room": qui vengono assemblati i moduli per la ISS, i satelliti e le sonde spaziali. In questo momento, per esempio, è presente la sonda BepiColombo in assemblaggio (dovrebbe partire per Mercurio nel 2014) e uno dei nove moduli Cygnus, un cargo adibito al solo trasporto di materiale e provviste, pronto per la spedizione verso la ISS.

La tappa successiva è stata un'esperienza tridimensionale. Un simulatore ha ricreato il sistema solare in 3D, e attraverso un comando a infrarossi un abile astronauta (un giovane tecnico addetto ai lavori!) ci ha portati in volo in mezzo ai pianeti, li abbiamo osservati ruotare attorno al Sole, abbiamo visto la nostra Galassia dall'esterno e per finire siamo atterrati su Marte. A bordo di un prototipo di rover marziano abbiamo fatto una gita all'interno del cratere Victoria, ma ci siamo miseramente capottati appena mi sono stati affidati i comandi del mezzo! E adesso chi va a rimettere in piedi il robottino?

Durante la successiva tappa della visita ci ha accompagnati una vecchia conoscenza del Gruppo Astrofili W. Herschel: Paolo Pognant, ora socio del Gruppo Astrofili Segusini e... all'Alenia. Appena entrati in questa grande sala, foto a destra, la prima cosa che mi è venuta in mente è stato il film "Capricorn One". In questo spazio è riprodotto fedelmente il terreno di Marte per testare le future sonde automatiche che dovranno esplorare il pianeta rosso. Queste, come i loro predecessori Sojourner, Spirit e Opportunity, dovranno essere in grado di vedere il terreno davanti a loro e prendere decisioni su quale percorso seguire per evitare gli ostacoli, oppure scegliere di fermarsi per attendere istruzioni da Terra.

Arriviamo quindi alla sala esposizone di alcuni moduli e satelliti costruiti dalla Thales Alenia Space, tra cui un MPLM, il BeppoSAX (satellite per la rilevazione dei raggi X) e il Tethered (esperimento parzialmente fallito a causa del mancato srotolamento del cavo di 20 Km a cui era agganciato il satellite. Per la cronaca il meccanismo di srotolamento era americano). Nella sala a fianco c'è la piscina dove gli astronauti si allenano a lavorare in simulazione di assenza di gravità.

L'ultima tappa di questa interessante visita è stato il reparto saldatura. Qui, con tecniche all'avanguardia, vengono saldate le varie sezioni dei moduli. Enormi macchine saldatrici al plasma permettono di eseguire lavori di precisione che poi vengono ulteriormente rifiniti a mano!

A fianco, una parte del MPLM nel reparto saldatura.



I soci del Gruppo Astrofili W. Herschel che hanno partecipato alla visita


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