Aprile 2020

2 Aprile

Osservato il Sole con il Coronado. Sul bordo Ovest era visibile una bella protuberanza, a forma di ombrello semiaperto, con tre "gambette" che la collegavano alla superficie del Sole. A fianco, sulla gamba inferiore, una fiammata con aspetto più indefinito. poco più sotto una piccola ma intensa prtuberanza staccata dalla superficie. Questo intorno alle 13.20 TU. Un'ora dopo la piccola protuberanza era scomparsa, mentre la fiammata non era più presente tre ore dopo (16.30 TU). Inoltre era possibile osservare una bella facola in corrispondenza, udite udite, di un piccolo gruppetto di macchie. Il disegno del gruppetto l'ho fatto con il rifrattore 102/1000 a 100x, oltre non era possbile andare per il brutto seeing.

In serata osservato Venere che questa sera è poco a Sud delle Pleiadi. Un bel quadretto con il 40mm osservando con il 102/1000.
Prima di smontare ho dato un'occhiata alla nebulosa di Orione. Si vedeva bene la parte della nebulosa più luminosa, quella che contorna il trapezio, perfettamente visibile.


3 Aprile

In giornata osservato il Sole con il Coronado e il 102. Ancora visibile la protuberanza di ieri, ma il suo aspetto è un poco cambiato. Le tre "gambette" sono quasi scomparse e la sua forma quasi triangolare, con la base quasi appoggiata al bordo solare. Il gruppettino, invece, resiste.
Poco dopo il tramonto, puntato Venere. Ottimo seeing che permette di apprezzare la sua fase (ora al 45,5%). Sembra anche di poter scorgere delle lievi sfumature che dal terminatore proseguono verso la parte centrale del pianeta.

Questa sera Venere è in mezzo alle Pleiadi. Non ricordo di averlo mai visto in mezzo a loro, poco a Ovest di Merope. (Foto a sinistra di Andrea Collevecchio).
Ho dato uno sguardo anche alla Luna. Il Sinus Iridum è al terminatore. Meravigliosi i Monti Jura, con i pendii illuminati dal Sole, si possono apprezzare le scarpate e le ripide pareti rocciose, così irregolari. E poi, veramente spettacolare, è l'ombra del Promontorio Laplace proiettata sul mare di basalto del Sinus Iridum: un triangolo isoscele buio quasi perfetto.


4 Aprile

Osservato il Sole. Sul bordo Est c'è una bella protuberanza ad arco. Si può intuire la sua struttura filamentosa con alcune irregolarità. Sul lato Sud c'è un filamento che corre parallelo all'arco, fino a dove questo comincia ad incurvarsi. Sul bordo Ovest si vede ancora la protuberanza dei giorni scorsi, ora cambiata parecchio. a aspetto di una colonna con la base più larga e rastrenmata verso la parte superiore, che sembra essere arrotondata.
Nel visibile il piccolo gruppettino sta agonizzando, più piccolo rispetto ai giorni scorsi, sembra stia per scomparire. C'è una facola ben sviluppata in corrispondenza della sua posizione, ben visibile con il Coronado. Il brutto seeing non ha permesso di vederne bene la struttura, non ho potuto aumentare gli ingrandimenti oltre i 125x.
Abbiamo poi osservato Venere al crepuscolo, 20.30 ora locale (18.30 TU). Con grande sorpresa sono già visibili le stelle più luminose delle Pleiadi, creando un bel quadretto molto suggestivo. Venere, di mag. -4.6 questa sera, con fase al 45%, spicca tra le stelle più luminose delle Pleiadi, mediamente di mag.3. Questa sera si trova ad Est di Atlante e Pleione (mag.5) praticamente alla stessa distanza che c'è tra Atlante e Alcione.
Foto della fase di Venere e di Venere tra le Pleiadi di Marcello Chifari.
Nel mio disegno c'è la posizione di Venere nei tre giorni della congiunzione.


5 Aprile

Osservato il Sole. Il gruppetto di macchie dei giorni scorsi si è dissolto, è rimasta una zona di facole luminose nella zona. La protuberanza ad Ovest è scomparsa, mentre quella sul bordo Est si sta evolvendo. Nei due disegni, fatti a due ore di distanza, si vede bene la sua evoluzione. Nel disegno c'è anche la fase di Venere, osservato dopo il tramonto, a 83x con il 102/1000. Da questa sera ha cominciato ad allontanarsi dall'Ammasso delle Pleiadi.


6 Aprile

Sparito tutto, o quasi. Della bella protuberanza dei giorni scorsi è rimasto ben poco, solo un piccolo sbuffo. C'è sempre la facola dove prima c'era il gruppetto, ormai scomparso.
Venere continua il suo allontanamento dalle Pleiadi. Questa sera buon seeing per una sua osservazione ad alti ingrandimenti.


7 Aprile

Osservato il Sole con il Coronado. E' tornato tutto alla normalità, niente macchie e piccole protuberanze. Continua la sua presenza la facola dei giorni scorsi, ha forma di S allungata ed in mezzzo si vede una piccolo filamento che sembra tagliarla in due.
Venere è sempre più luminoso e la sua fase continua lentamente a diminuire. In zona in queste sere sta passando l'asteroide Vesta. E' in una posizione facile da individuare e con il 102 è stato semplice inquadrarlo, grazie anche al programma Stellarium, che non dava dubbi sulla sua posizione. Anche se si vede come una anonima stellina di magnitudine 8,4, è emozionante pensare che si sta osservando una enorme roccia, con un diametro pari a poco meno della metà della lunghezza dell'Italia, a ben 468 milioni di km da noi! Se riuscirò a seguirlo anche nei prossimi giorni, potrò verificarne lo spostamento tra le stelle.
Vista la temperatura confortevole, ho deciso di osservare qualche facile stella doppia (facile in tutti i sensi: facile da trovare, con il cielo di Torino e facile da separare). Devo ammettere che mi sono divertito. Sono rimasto nella zona del Toro, per poi spostarmi nei Gemelli. E mentre facevo questa operazione, guardando il cielo ho visto una cosa mai capitata. Affascinante da un lato, sconcertante dall'altro. Una serie di satelliti in fila, a distanza di circa 5° l'uno dall'altro che sorgevano a NO per poi scomparire nell'ombra terrestre a circa 40° di altezza. Ne ho contati circa 10, poi un intervallo, altri 3-4, poi altro intervallo, altri 3-4 per poi arrivarne altri 8-9 uno dietro l'altro. Tutto il fenomeno sarò durato circa 5 minuti, questo intorno alle 22.30-22.40 (ora legale). Chiedendo ai soci del Gruppo e cercando in Internet, penso fossero gli Starlink, ne sono stati lanciati giusto 60 (sic!!) il 18 Marzo.
Comunque, tornando alle osservazioni, mi sono divertito ad osservare la 59 Tau, la 52 Tau, la 62 Tau, Castore, la 175 Gem e la 62 Gem.
Chi Tau (59 Tau) è una doppia con la compnente principale di mag. 5.37 e la secondaria, a 19" di mag 8.54. A 200 ingrandimenti non ho avuto nessuna difficoltà a vedere le due componenti. Stesso discorso vale per 52 Tau: la primaria è di mag. 5, mentre la secondaria a 48" di distanza è di mag. 7,51; a dir la verità ci sarebbe una terza componente, poco più distante, ma con una magnitudine di 12,27, non sono riuscito a vederla. 62 Tau è un sistema triplo, di cui sono riuscito a vedere tutte e tre le componenti. La più difficile è la più lontana, di mag. 11,93 si trova a 110" dalla secondaria. Dopo la pausa "satellitare" ho puntato Castore; sempre bella! Le due componenti principali sono ben distanziate tra loro e si nota la piccola differenza di magnitudine tra le due (mag. 1.93 e 2.97 rispettivamente). Più distante si vede bene la compnente C del sistema, di magnitudine 9.83. Appena poco sotto Castore c'è la 175 Gem. Le due componenti sono ben staccate e facilmente visibili. Chiuso la serata con la 62 Gem: una doppia larga facilmente visibile.


8 Aprile

In giornata osservato il Sole, ma è tornato ad essere totalmente privo di interesse. Piccole e insignificanti protuberanze, facole nella zona dei giorni scorsi e nulla più.
In serata dato un'occhiata a Venere, sempre più in fase. Ho ripuntato Vesta con il cielo più scuro. Trovato senza difficoltà, più spostato verso la nebulosità di Hind. Domani sera sarà ancora più vicino, peccato non vederlo passare quasi sopra (impossibile comunque da Torino, con la Luna quasi piena, e il rifrattore da 102...). Mi sono spostato sulla cintura di Orione per osservare le sue tre stelle, che sono doppie. Delta Ori (Mintaka): delle tre compnenti ne vedo solo due, la stella di 14ma è troppo debole per le mie possibilità. Interessante Alnitak (Zeta Ori): la primaria è una doppia che io vedo quasi a contatto: separazione 2.2" con una differenza di magnitudine di 1.82. In più mi sembra di percepire una lieve differenza di colorazione: la componente più luminosa sembra aranciata, mentre la più debole sembra azzurrina. Mi sposto poi sulla 48 Ori, dove vedo le tre componenti ben staccate. Molto interessante l'osservazione della 52 Ori: le due componenti sono distanti 1" e hanno praticamente la stessa magnitudine. Putroppo il seeing non è bellissimo, ma le ho scorte con qualche difficoltà, praticamente a contatto, usando 250x. 39 Ori: la primaria è composta da due stelle vicine tra loro, con la più debole di colore bluastro, altre due componenti sono più deboli e distanti. Tornato nei Gemelli, inquadro la 38 Gem: le due componenti principali sono separate di 7", con una differenza di 3 magnitudini. Chiudo la serata con la facile e poco interessante Beta Aur.


9 Aprile

Osservato il Sole con il Coronado. Solo una piccola protuberanza a cortina e null'altro.
Buonissimo seeing questa sera per dare un'occhiata a Venere ad alti ingrandimenti. Si vedono molto bene le cuspidi, che piano piano si stanno accentuando sempre più, mentre la fase si riduce (41,5% questa sera). Sembra sempre di vedere delle leggere differenze di luminosità, ma non capisco se sono reali o sia l'effetto Mach. (Nella foto il 102 puntato su Venere)
Ripuntato Vesta, ora in prossimità della nebulosa variabile di Hind (NGC 1554-55).
Abbiamo poi inqudrato la Nebulosa di Orione: la parte centrale, più luminosa, è ben visibile nonostante fosse già bassa in mezzo alla foschhia e allo smog di Torino, con il filtro UHC la situazione cambia in meglio. Per quel che riguarda il Trapezio, sono ben visibili le quattro stelle principali, invisibili le altre, sia per il seeing che per l'altezza dall'orizzonte.


10 Aprile

Sul Sole ooggi niente da riferire, calmo e muto...
Anche questa sera bellissimo seeing, per cui siamo riusciti ad osservare Venere a 200 ingrandimenti. Sembra quasi tridimensionale!
E poi, quando il cielo si è scurito abbiamo ripuntato Vesta. Durante la sua osservazione è passato un satellite molto vicino. Nel disegno la posizione di Vesta dal 7 al 10 Aprile, nei quattro giorni in cui lo abbiamo seguito. Cliccando qui potete vedere una clip di Mauro Sturaro eseguita in questa serata, in cui vede il movimento dell'asteroide in 6 immagini che coprono una mezz'ora, dalle 22.28 alle 23.00 ora locale (Telescopio C8 Hedge, Camera Nikon D5300 esposizioni da 4 sec. a 6400 ISO).
Ossservato Procione. Ha una compagna di mag, 10.8 a soli 4.66", impossibile da vedere, ma abbiamo osservato le componenti E e G, facilmente visibili.


11 Aprile

Sole di nuovo tranquillo, nulla di rilevante. Questa sera niente Venere e Vesta, ma filmetto in tv. Ma finito il film, mi sono messo ad osservare alcune doppie nel Leone, che intanto si è reso visibile dal balcone.
Cominciato con Regolo, doppia larga e facile. Poi 14 Leo, anch'essa larga, ma con la secondaria molto debole, ai limiti della visibilità; 6 Leo, larga, facile; 2 Leo, praticamente impossibile; 3 Leo, abbastanza facile, anche se è una doppia larga, per la debolezza della secondaria; e per concluedere la più bella della serata: Gamma Leo (Algieba). La principale è una bellissima doppia: separazione di 4.7" con mag. 2.37 e 3.64 e la secondaria di colore azzurrino. Più distanti si possono vedere la C, di mag. 9.6 e la più difficile D, di mag.10.6.


14 Aprile

Osservato il Sole. Nulla di particolare, a parte qualche piccola protuberanza.
Osservato Venere dopo il tramonto. La fase sta lentamente diminuendo e il suo diametro aumentando. Abbiamo fatto alcune foto di prova con i telefonini. Questa è una delle migliori che sono riuscito a fare con il mio.... Telescopio rifrattore 102/1000, oculare TeleVue Radian 10mm, telefono Blackview BV 8000 Pro con fotocamera da 16MP.


15 Aprile

Osservato il Sole. Oggi c'erano tre bellissime protuberanze ad arco, una a fianco dell'altra. Quella centrale sembrava quasi essere doppia, con un arco che chiudeva subito, l'altro che continuava ancora per un po', prima di ricadere sul bordo solare. Erano tutte di dimensioni relativamente piccole, ma spettacolari. Dopo ujn paio di ore, quella centrale è diventata singola, perdendo la parte più esterna, che era anche la più rarefatta.
Puntato Venere appena calato il Sole, con il cielo ancora molto chiaro. Individuato subito ad occhio nudo e poi puntato con il telescopio.


16 Aprile

Osservato il Sole con il Coronado e oggi ho assistito a un evento che non avevo mai visto. Alle 15.50 ora locale punto il Sole e vedo due belle protuberanze, non troppo grandi, ma interessanti, dove ieri erano presenti le tre ad arco. Comincio a disegnarle e mi accorgo che la loro forma cambia in tempo reale! Appena sotto a quella disegnata ce n'è un'altra, piccola ad arco, ma non faccio in tempo a disegnarla perchè, oltre a trasformarsi, mi accorgo che l'altra si è spostata verso quest'ultima. perdendo la parte inferiore che si è dissolta sotto i miei occhi. In più, la parte inferiore rimanente si è accesa, come un flash rosso intenso, con altri due più piccoli a fianco, che si sono spenti in cinque minuti. Nel frattempo la protuberanza si è lentamente dissolta. Il tutto è durato una mezz'ora scarsa. Spettacolo meraviglioso!!


22 Aprile

Osservato il Sole con il Coronado. Ci sono due belle protuberanze a getto di aspetto filamentoso, vicine tra loro e niente più.
In serata fatto un'osservazione interessante. Alle 19.45 Ora Legale ho puntato Venere, sempre più in fase. Alle 19.50 Ora Legale, con il Sole ancora sopra l'orizzonte, ho provato a puntare Aldebaran e... l'ho vista! A 83 ingrandimenti, con il 12mm, si vede bene il disco di Airy e il primo anello di diffrazione. Anche a 25 ingrandimenti è evidente il suo colore rossastro che contrasta con il cielo ancora azzurro.


24 Aprile

Il Sole è di nuovo tranquillo, niente protuberanze, niente macchie, niente di niente.
Nel pomeriggio ho cercato di osservare la Luna, ma senza risultato. Ho dovuto aspettare il tramonto per riuscire a scorgerla, poco prima delle 20 Ora Legale. Ha un'età di 1g e 16h, con una fase al 2,5%. Foto con Canon EOS M6 e zoom a 150mm.
Dato un'occhiata anche a Venere, faro nella notte verso Ovest.


29 Aprile

In giornata osservato il Sole. Ci sono parecchie piccole protuberanze e due zone di facole in corrispondenza, udite udite, di due gruppettini di macchie, a dire la verità poco più che pori.
Poco dopo punto Venere che sta progressivamente aumentando il diametro e calando di fase (siamo arrivati al 26%). Ho provato anche a puntare Mercurio, lo so, una sfida. E' vero che ha magnitudine -1.57 e con un diametro di soli 5" è potenzialmente osservabile, ma ci sono due problemi: uno è che è vicino al Sole, circa 7°; l'altro è la presenza in cielo dei pappi. Nell'oculare se ne vedono decine e decine che muovendosi, anche lentamente, impediscono di capire se si sta vedendo Mercurio o uno di loro molto lontano. Quindi dopo una decina di minuti di ricerca ho abbandonato...
Verso le 21 ho puntato il telescopio verso la Luna, purtroppo il seeing non è dei migliori, e peggiora ancora nel corso dell'osservazione. Ma, in ogni caso, sono riuscito a vedere cose interessanti. Mi sono concentrato sulla zona del Mare della Serenità, vicino al terminatore. Appena puntato la Luna, la mia attenzione è attirata da una serie di piccole zone di luce e ombra allineate e alternate. Si tratta di una zona molto frastagliata compresa tra i crateri Plinius e Menelaus che dà questo effetto (zona del Promontorium Archerusia). Continuando verso Est vi vede bene il cratere Sulpicius Gallus e il sistema di Rimae lì vicino che portano lo stesso nome. Subito a Nord si possono apprezzare i sistemi del Dorsum Buckland, parallele alle Rimae, poi il Dorsum von Cotta e Dorsum Owen. Poco più a Nord scorgo con qualche difficoltà (il seeing è veramente brutto) Linnè, un craterino di 2,23 Km di diametro circondato da una zona luminosa. Meglio visibili, invece ad Ovest i crateri Banting (5 Km), A e D con diametri di poco superiori ai 4 Km. Ben visibili il Bessel (16 Km) e altri più piccoli. Altra cosa interessante, spostandomi verso il Mare della Tranquillità è stato osservare nei pressi del cratere Ariadeus l'omonima Rima che corre verso Est fino ad estinguersi. Proprio in quella zona si può notare, parallela a Sud, un'altra Rima inziare. E' la Rima Hyginus, che sfuma al terminatore verso la parte ancora in ombra. Impossibile a questo punto scorgere i crateri dedicati agli astronauti dell'Apollo 11 perchè il seeing peggiora ancora.
Però c'è un'altra cosa interessante a cui ho assistito: il sorgere del Sole all'interno del cratere Maurolycus, verso Sud. All'inizio dell'osservazione aveva attirato la mia attenzione perchè risaltava il nero profondo del suo interno, a forma di virgola, con la luminosità dei suoi bordi illuminato dal Sole radente. A fine osservazione il terreno verso Ovest è illuminato dal Sole molto radente e ci sono lunghissime ombre che lo attraversano tutto. Anche all'interno del cratere Stofler, poco più a Est, ho assistito allo stesso fenomeno.


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