Cielo cristallino, ma tanto freddo

E' quasi Luna Nuova e le previsioni sono ottime, cielo senza una nuvola per parecchi giorni. Io e Chiara decidiamo di andare a Saint Barthelemy ad osservare. Partiamo Sabato in mattinata e arriviamo nel primo pomeriggio. Saliamo fino al parcheggio di Porliod e troviamo il mondo: il parcheggio davanti all'osteria è al completo e sotto non c'è un buco. Scendiamo all'ex campo da calcio, con l'intenzione di osservare da lì, ma il terreno è zuppo di acqua e temiamo di impantanarci, oltre che riempirci di fango.
Attendiamo fin verso le 17.30 e, quando un po' di auto sono andate via, riusciamo a trovare posto per la notte. L'osteria è aperta e c'è ancora un sacco di gente che rimane su, ma per fortuna verso le 21 chiude e tutti se ne vanno. Peccato che, spente tutte le luci, ne lascino una sola accesa che illumina tutto il piazzale. Un po' contrariato decido di montare a fianco del camper, usandolo come schermatura. Questa soluzione, scoprirò, mi ripara anche da una gelida brezza che soffia da NNO e mi salva la nottata.
Mentre monto il telescopio mi rendo conto che la temperatura è più bassa di quanto immaginassi e questo provoca un piccolo problema al telescopio, che per fortuna non ha inciso più di tanto sulle osservazioni. Per il freddo, il legno su cui fa presa la ruota dentata dell'AZ si è indurito a tal punto che la ruota slitta facendogli perdere l'allineamento. Ovvio a questo problema accompagnando con una mano il movimento del telescopio e così posso osservare per tutta la notte. La temperatura provoca un problema anche a me: dopo un'ora, un'ora e mezza di osservazione ho piedi e mani completamente congelati. Il termometro segna -10° e sto per capitolare. Mi chiudo un quarto d'ora in camper attaccato alle bocchette del riscaldamento che va a palla e recupero tutte le estremità. Esco di nuovo ad osservare e resisto fino alle 2.40, poi il freddo mi rigela piedi e mani e decido di smontare. C'è un cielo da urlo, ma il freddo è troppo intenso per me. In ogni caso mi sono divertito un mondo osservando una quarantina di galassie tra Leone, Vergine e Chioma di Berenice.
Domenica è un'altra bellissima e fredda giornata, seguita da un'altra nottata meravigliosa, ma non osservo, fa ancora più freddo e c'è un venticello poco invitante.
Un consiglio: durante la stagione dello sci da fondo, è meglio non venire ad osservare davanti all'osteria. Durante la notte lasciano accesa quella fastidiosissima luce, inutile ma devastante. Di giorno, perlomeno nel weekend, c'è un sacco di gente. Meglio rimanere più bassi, nel parcheggio di Porliod o nell'ex campo da calcio, se agibile. Altrimenti c'è sempre l'opzione di affittare le piazzole davanti all'osservatorio.
Sabato 26 Febbraio
Sottotitolo: un'altra notte da... Leone, o quasi.
Dopo aver allineato con successo il telescopio ritorno in Leone per continuare il mio tour di galassie, completando pag. 192 dell'Uranometria. Il seeing è brutto, riesco a malapena a mettere a fuoco con il 10mm. Inizio puntando NGC 3731 e NGC 3773, due deboli galassie. Non trovo NGC 3908, una piccolissima galassia di magnitudine ignota, e non vedo nemmeno NGC 3973, ha quasi mag. 15 e penso sia colpa del seeing poichè in altre occasioni sono riuscito a vedere galassie simili. Riproverò. Vedo bene la sua compagna, NGC 3968, molto tenue, di forma ovale, con il nucleo più luminoso. NGC 3810 è parecchio estesa, ovale, molto sfumata ai bordi, con la parte centrale più luminosa e il nucleo di aspetto quasi stellare. In foto è una bellissima spirale vista di faccia. NGC 3869 mi appare nel visuale come è in foto; una piccola galassia a forma di fuso con centro più luminoso. Osservo ancora NGC 3839, prima di centrare un bellissimo quintetto, debole, ma ben visibile (disegno a destra).
Sono NGC 3817-19-20-22-25: cinque batuffoli di luce, tutti più o meno della stessa luminosità, tranne NGC 3820, la più debole. Inquadro poi la coppia NGC 3833-48, entrambe molto deboli e piccole. Osservo in successione alcune anonime galassie sul confine Leone, Vergine, Chioma di Berenice: NGC 3996, NGC 4014, NGC 4047, NGC 4012, NGC 4029, fino ad approdare alla bella e luminosa NGC 3976. Ha forma quasi da "edge on" con il nucleo più brillante, allungato anch'esso. In foto è una galassia a spirale vista con una bassa angolazione. Sull'Uranometria vicino c'è NGC 3976A, che però non vedo. In foto la compagna è veramente piccola e debole e il Megastar la cataloga come una CGCG di mag.16.3. Centro ancora NGC 3914 e poi la piccola e debole coppia NGC 4002-3.
Sono quasi sul punto di smettere per il freddo e mi chiudo in camper per cercare di scaldarmi piedi e mani. Rinvigorito da questa pausa, invece di smontare continuo le mie osservazioni. All'inizio manco due galassie che ripuntando in un secondo tempo vedo senza difficoltà. Vado quindi sul terzetto NGC 3925-26-26A (disegno a sinistra).
Vedo quasi subito una macchietta di luce corrispondente a NGC 3625 e, poco più in là, due stelline, sfocate, molto vicine tra loro. Non capisco se sono le galassie o due stelline sfocate per effetto del seeing. Guardando meglio mi sembrano le galassie, ma la certezza ce l'ho solo nel momento in cui confronto l'osservazione con una foto: sono loro! Questa sì che è un'interessante osservazione! Proseguo inquadrando NGC 3910, NGC 3983, NGC 3951 e poi un altro interessante terzetto. Si tratta di NGC 3812-14-15 (a sinistra). NGC 3815 è di forma allungata, mentre le due compagne sono tonde, con NGC 3812 la più luminosa e NGC 3814 la più debole delle tre. Continuo inquadrando NGC 3798, la coppia NGC 3911-20, di cui vedo solo la seconda, NGC 3944, per approdare ad un'altra bella coppia, NGC 4004 e IC 2982. La prima ha forma ovale allungata, ben visible, la seconda è più debole, tonda.
Mentre il freddo si sta di nuovo impadronendo delle mie estremità osservo ancora la bella NGC 4008, una galassia allungata con centro più luminoso e una debole stellina sul bordo NO, la coppia NGC 4016-17 e un altro bel terzetto, NGC 3781-84-85 (disegno a destra). Sono tutte e tre piccole e deboli, ma le vedo con facilità. NGC 3784-85 sono molto vicine tra loro, mentre NGC 3781 è più distante.
Con questa bella immagine negli occhi, a malincuore chiudo le osservazioni, sono le 2.40. Il freddo vince sulla voglia di stare sotto il cielo stellato. La Vergine si sta alzando sempre più in cielo e si vede bene la costellazione del Corvo, a SE. L'Orsa Maggiore è quasi allo Zenit. Lì, tra il Leone, l'Orsa e i Cani da Caccia ci sono ancora tante galassie da osservare, ma fa troppo freddo per me. Pensavo di trovare le stesse piacevoli temperature di Castelmagno, un mesetto fa, ma invece sono più invernali (giustamente). Nella speranza, visto come stanno andando le cose, di poter osservare ancora nei prossimi mesi, metto via tutto e vado sotto le coperte a scaldarmi.
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